12:16 Intervista a Edoardo Garrone, Presidente Erg
«Solo se i valori fondanti dell’impresa sono radicati nelle sue persone è possibile generare il cambiamento. Nella nostra storia abbiamo superato gli effetti di una guerra mondiale (la seconda scoppiata poco dopo la nostra nascita), crisi economiche e petrolifere, abbiamo quindi affrontato la sfida pandemica e siamo pronti, con un certo anticipo, alla sfida per eccellenza, quella della lotta al cambiamento climatico. Posso affermare che questo è stato possibile grazie all’attaccamento e alla fiducia delle nostre Persone che hanno accolto e assecondato il cambiamento» – ne è convinto Edoardo Garrone, Presidente ERG, realtà che dopo essere stata protagonista per 70 anni nel settore petrolifero, dal 2008 ha avviato un percorso di trasformazione del modello industriale orientandosi verso la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Dalla cessione della raffineria sino a quella della rete di distribuzione dei rifornitori di carburante, tutte le scelte di business adottate dal management di ERG sono state in sintonia con l’evoluzione dello scenario mondiale e con gli impegni della comunità internazionale nella lotta al cambiamento climatico. Scelte che richiedono valori solidi e diffusi in tutta la cultura aziendale.
«Siamo entrati nel mercato green quando questo era in una fase di sviluppo iniziale mentre il settore petrolifero in cui operavamo si presentava ancora come un mercato sicuro e solido; abbiamo accolto con ottimismo la sfida della decarbonizzazione e convertito il nostro business rapidamente. Abbiamo dimostrato che la transizione è possibile oltre che economicamente sostenibile. Un processo che, però, deve essere equo e inclusivo, da cui tutti debbono trarre vantaggio. Come giustamente affermato dalle Nazioni Unite: nessuno deve essere lasciato indietro».
Oggi ERG è impegnata attivamente nel raggiungimento dei 17 obiettivi di sostenibilità stabiliti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: «Stiamo implementando il nostro piano ESG, che contiene al suo interno numerosi obiettivi di sostenibilità. Nello specifico, abbiamo assunto l’impegno di diventare Net Zero entro il 2040, dieci anni prima dei target fissati a livello europeo – spiega il Presidente Garrone. – Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo pianificato un percorso articolato in tre fasi chiave: produzione e vendita di energia al 100% da fonti rinnovabili; consumo energetico basato al 100% su fonti rinnovabili; ci impegniamo inoltre a collaborare con i nostri principali fornitori per guidarli in un percorso di riduzione delle emissioni, certificato da parte della Science Based Target Initiative (SBTi)».
A ciò, si aggiungono importanti progetti di economia circolare per il riuso e riciclo dei materiali sostituiti nelle attività di efficientamento dei nostri parchi eolico e solari.
«Valutiamo e minimizziamo l’impatto dei nostri asset su ambiente e biodiversità. Ciò avviene attraverso un continuo sistema di analisi: prima dell’inizio della costruzione, durante la progettazione e in occasione dell’ottenimento di un’autorizzazione che valuta tutti gli aspetti ambientali e di biodiversità correlati al progetto, in tutti i Paesi in cui operiamo. In seguito, monitoriamo nel tempo anche gli impatti e le eventuali azioni di mitigazione. Ciò farà di ERG un attore leader all’avanguardia nella lotta contro il cambiamento climatico».
Con Edoardo Garrone ci soffermiamo anche su un’analisi del settore, per comprendere quali sono gli ambiti in cui andrebbe accelerato un intervento. In particolare, emerge il processo autorizzativo degli impianti rinnovabili, dove risulta necessaria una maggiore spinta alla sburocratizzazione: «Le Regioni italiane sembrano non essere sufficientemente impegnate nella transizione ecologica. Oltre alle lungaggini burocratiche, vi è anche l’inadeguatezza delle aste governative che non riescono a garantire risultati efficaci anche a causa del mancato adeguamento delle tariffe a base d’asta rispetto ai costi attuali delle tecnologie eoliche e solari, in netto aumento dopo un decennio di riduzioni progressive. Le tecnologie rinnovabili hanno subito gli effetti inflattivi post-pandemia che, in particolare in questo settore, non accennano a diminuire, e ciò ha reso le tariffe aggiudicate poco vantaggiose».
«Le carenze sopra descritte hanno avuto un impatto evidente nel 2022, con l’entrata in esercizio di nuovi impianti rinnovabili per soli 3.036 MW, ben al di sotto del ritmo di crescita richiesto per raggiungere gli obiettivi al 2030» – spiega il Presidente Garrone, sottolineando in aggiunta anche il bisogno di sviluppare strumenti che consentano una visione chiara sulle prospettive di ricavo per gli accumuli di energia. Attualmente, a causa dei costi delle tecnologie e della mancanza di incentivi adeguati, anche gli impianti di stoccaggio faticano ad essere realizzati, ritardando ulteriormente la decarbonizzazione.
In chiusura, il riferimento torna alla necessità di valori e obiettivi condivisi, essenziali per operare in sinergia e portare avanti la transizione: «L’Agenda 2030 richiede partenariati tra governi, settore privato e società civile. ERG si impegna a realizzare ciò fornendo supporto ai propri fornitori nella creazione di una catena di approvvigionamento sostenibile. Attraverso il programma “Sustainable Procurement”, monitoriamo i fornitori appartenenti a determinate categorie merceologiche valutandoli in termini di sostenibilità e assegnando un punteggio ESG. Vogliamo dimostrare come tutti, inclusi governi, enti istituzionali, cittadini comuni e operatori privati, possono apportare un contributo significativo e favorire la crescita sostenibile dell’intera comunità» – conclude Edoardo Garrone.