Intervista a Davide Bollati, Presidente Gruppo Davines

Creare consapevolezza e anticipare le tendenze del futuro 

Sono questi i concetti chiave attorno a cui ruota l’accelerazione della transizione ecologica secondo Davide Bollati, Presidente del Gruppo Davines, realtà italiana con sede a Parma dedicata al settore della cosmetica professionale, oggi impegnato, insieme a Rodale Institute, nella realizzazione del primo centro europeo di formazione e ricerca nel campo dell’agricoltura biologica rigenerativa – l’European Regenerative Organic Center (EROC) – che occupa un sito di 15 ettari presso il Campus del Davines Village, a Parma. L’obiettivo principale di questa partnership è quello di svolgere attività di ricerca, formazione e divulgazione all’avanguardia, per dimostrare i molteplici effetti benefici dell’agricoltura biologica rigenerativa per numerosi settori.  Si prevede inoltre di realizzare un impianto agrovoltaico, utile non solo alla transizione energetica ma che possa anche rispettare il territorio dimostrando che è possibile un’integrazione tra efficienza, sostenibilità ambientale e tutela del paesaggio.

Creare consapevolezza vuol dire divulgare conoscenza in merito alla grande crisi climatica e ambientale che stiamo vivendo, ai possibili rimedi offerti da modi più sostenibili di operare, ma è necessario parlare anche della situazione senza precedenti che stiamo vivendo generata dalla crisi delle materie prime e dell’energia. 

A livello europeo c’è un chiaro impegno per delineare una prospettiva di medio lungo periodo, che va oggi tradotta anche in Italia con un percorso che sia lucido e lungimirante. 

«La transizione presuppone un’evoluzione, che prevede poi anche una transizione economica che deve necessariamente andare di pari passo con una maggiore consapevolezza delle persone».

Le imprese giocano un ruolo centrale nello sviluppo della consapevolezza degli individui, che si crea anche attraverso il dialogo con i clienti, mettendo insieme allo stesso tempo ascolto e trasparenza: «Quando ci si dimentica il confronto con gli utenti si paga uno scotto importante in termini di perdita sul mercato».

«Anni fa abbiamo vissuto sulla nostra pelle la crescente tendenza dei consumatori nel richiedere formulazioni prive di ingredienti come i parabeni ma noi non siamo stati così veloci nel cambiare le nostre formule. Un ritardo difficile da recuperare poiché ormai le persone avevano maturato quella consapevolezza.

La nostra storia dimpresa ci ha insegnato che dobbiamo anticipare le tendenze. Lo stesso vale per tutte le industrie, dovrebbero misurare e gradualmente valutare la transizione. Non sempre si può fare switch on-off, ma almeno una transizione graduale è necessaria».

Gradualità è la parola chiave di questo processo. Si tratta di una partita che imprese e consumatori giocano insieme: mentre le aziende gradualmente si preparano al cambiamento, i consumatori – le persone – sviluppano la consapevolezza necessaria ad accoglierlo e farlo proprio. 

Alle imprese va anche l’importante ruolo di anticipare le tendenze: «Le aziende devono essere pronte a proporre ai consumatori ciò di cui hanno bisogno, nel momento esatto in cui hanno sviluppato la consapevolezza di questo bisogno». 

È quindi un bilanciamento tra osservazione del mercato e comunicazione dimpresa, che secondo l’esperienza del Gruppo Davines, deve essere onesta e senza scorciatoie. 

«La comunicazione è fondamentale e deve avvenire in modo trasparente, spiegando ai consumatori il perché delle scelte aziendali e rendendo le persone informate su cosa utilizzano, sul ciclo di vita di quei prodotti, dalla materia prima sino al suo smaltimento».

Una filosofia di ascolto e scambio che per il Gruppo Davines ha funzionato anche da un punto di vista economico-finanziario. Da piccola azienda familiare a gruppo internazionale certificato B Corp con 192 milioni di fatturato (al 2021) e oltre 700 dipendenti nel mondo.